Sushi, in arrivo una clamorosa novità! Il governo di Tokyo lancia un monito e vuole certificare la pertinenza dei ristoranti giapponesi sparsi nel mondo con i dettami della cucina “washoku”, la vera tradizione gastronomica nipponica
Basta dunque con i falsi ristoranti giapponesi di Sushi: Tokyo risponde a pugno chiuso ed introduce un bollino blu. Di cosa si tratta?
Sushi, ecco in cosa consiste la novità introdotta: Il sistema che ha deciso di adottare il governo nipponico è una vera e propria certificazione per tutti gli chef, che dovranno rispettare alti e precisi standard di qualità dei loro piatti. Per poter ottenere il bollino blu sarà necessario seguire corsi in Giappone, che possono variare da una breve formazione di un paio di giorni, fino a corsi pluriennali.
La proposta arriva dal ministero dell’Agricoltura giapponese che formando il decreto per autenticare gli chef che fanno vera cucina giapponese all’estero. Preparatevi a dire addio alla maionese sul sushi e/o ai piatti cinesi venduti come specialità nipponiche.
Tale certificazione dunque non servirà solo a disciplinare la qualità e la preparazione dei piatti, ma sopratutto per conoscere e capire la cultura culinaria giapponese, le modalità d’accoglienza dei clienti e le ferree regole di presentazione dei piatti.
Questo rigoroso sistema di certificazione sarà attuato già a partire da quest’anno fiscale, quindi verosimilmente entro il mese di marzo.
Gli chef dei ristoranti esteri che abbiano seguito corsi biennali in Giappone otterranno una certificazione “gold”. Quelli che hanno invece studiato per almeno sei mesi, avranno una certificazione “silver”. Infine chi ha partecipato a corsi brevi otterrà un certificato “bronze”.
Un monito molto importante lanciato da Tokyo per dire basta alla strumentalizzazione del Sushi che è diventato in pochissimo tempo una moda diffusa in tutto il mondo, ma che alla luce di questa decisione, non sembra soddisfare i piani alti del governo nipponico.