Alcoa, nota azienda Americana produttrice di alluminio primario, nasce nell’agglomerato industriale di Portovesme nel 1973, offrendo centinaia di posti di lavoro agli abitanti sulcitani del nostro paese.
Nel 2012, in seguito alla devastante crisi economica, che ha colpito anche l’Italia, l’azienda non ritenne più competitivo l’impianto Sardo, interrompendo la produzione del sito. Questo ha comportato la perdita dei posti di lavoro di una grossa parte dei dipendenti Alcoa, costringendoli alla mobilità e alla cassa integrazione.
Da quel momento, nasce un continuo e ripetuto confronto tra azienda, sindacati e operai, con l’organizzazione di diverse manifestazioni nel territorio sardo, e in quello nazionale per difendere il proprio diritto al lavoro e salvaguardare l’economia della provincia Sulcitana, colpita in modo più profondo dalla crisi economica.
Tutt’ora le proteste per il riavvio dello stabilimento Alcoa non si sono ancora fermate. Ieri gli ex operai hanno deciso di occupare il palazzo del Consiglio Regionale a Cagliari. Dopo essersi riuniti a Villamassargia per fare rotta verso Cagliari, alle ore 9 hanno bloccato tutti gli ingressi della struttura con una catena “umana”, impedendo al Consiglio di riunirsi.
Una mossa straordinaria, annunciata per protestare contro: – “le promesse della politica alle quali non sono ancora seguiti fatti concreti” e così è stato.
La settimane precedenti ricordiamo le manifestazioni all’interno dell’aeroporto di Elmas, e il successivo blocco nei giorni successivi della SS 131, in zona Sestu, invitando gli automobilisti di passaggio ad unirsi alla loro lotta, considerata ormai un impegno comune per salvare l’economia di una zona, ormai in fase di un degrado economico gravissimo.
La guerra degli operai Sardi sicuramente non avrà pace, finchè non otterranno ciò che è stato promesso per il piano di recupero economico della provincia del Sulcis- Iglesiente, dove si contano migliaia di disoccupati giovani e non, con un emigrazione in continua salita, per la ricerca di un occupazione nel territorio nazionale ed estero.