Sono anni che nelle strade di tutta Italia muoiono moltissime persone che alla guida di un veicolo o no rimangono coinvolte in un incidente stradale a prescindere dal fatto che stiano rispettando il codice della strada o no. Adesso in parlamento infuria un acceso dibattito per l’approvazione dell’emendamento che introdurrebbe l’omicidio stradale.
L’omicidio stradale è un reato che parenti delle vittime degli incidenti stradali invocano con rabbia disperazione ma sopratutto giustizia, perchè è triste constatare che chi ha tolto una vita a bordo di un veicolo venga lasciato in libertà impunito se non la sospensione della patente. Il testo respinto ha sollevato polemica per un fatto cruciale, il guidatore avrà la stessa severità della pena a prescindere dal fatto che presti soccorsi o meno.
Volendo iniziare da questo vorrei invitare a una riflessione attenta ma sopratutto imparziale di questo argomento, innanzitutto chi uccide nelle strade deve essere punito perchè l’omicidio stradale è pur sempre un omicidio, è altresì vero che ci sono casi e casi da analizzare e l’emendamento parlamentare dovrebbe tenerne conto.
Primo su tutti se il guidatore presta soccorso immediato e si rende disponibile alle forze di polizia potrebbe ricevere un attenuante perchè resosi conto della gravità della situazione e non è fuggito, si dovrebbe valutare la lucidità in possesso al momento dell’incidente, le infrazioni sul codice stradale per esempio.
Fatto sta che standardizzare le pene per un reato non è un atto veramente democratico in quanto ogni situazione può avere cause ed effetti diversi, sono d’accordo che sia giusto introdurlo al più presto con la speranza che serva a frenare questo fenomeno in aumento ma bisogna acquisire anche la consapevolezza che non tutti i casi sono uguali e che bisogna le cose per quelle che effettivamente sono.
In conclusione che l’omicidio stradale venga ufficializzato al più presto perchè la situazione non è più accettabile.