La pillola Yasmin è la pillola contraccettiva anticoncezionale a base di Drospirenone ed Etinilestradiolo più utilizzata dalle donne.
Negli ultimi anni è la più consigliata dai ginecologi, insieme alla Yasminelle, specialmente per le più giovani, questo perché la Yasmin e la Yasminelle sembrano essere pillole abbastanza leggere confrontate con altri marchi presenti sul mercato, come ad esempio Fedra o Diane.
Purtroppo, le informazioni sugli effetti collaterali connessi all’ assunzione di pillole anticoncezionali è scarsa ed inefficace.
Durante l’assunzione degli anticoncezionali (ma le pillole in questione sono spesso prescritte anche contro l’acne o per curare disfunzioni ormonali) le donne hanno infatti accusato episodi di trombosi, che hanno portato conseguenze più o meno gravi.
La prima denuncia in Italia contro il colosso tedesco della farmaceutica, intentata per conto del legale trevigiano Sergio Calvetti dello studio legale Calvetti & Lawyers di Verona, è stata depositata alla procura di Torino.
Le donne chiedono alla multinazionale il risarcimento del danno subito e la sospensione della distribuzione di Yasmin, Yaz e Yasminelle (tutte a base di Drospirenone) in tutta Europa.
“Chiediamo – precisa l’avvocato – che la procura indaghi e accerti l’operato di Bayer in relazione alle pillole anticoncezionali Yasmin e Yaz e che risarcisca il danno alle donne coinvolte. Ma chiediamo anche alla federazione europea per la salute che disponga l’immediata sospensione e distribuzione del farmaco”.
Una delle donne che hanno intentato causa alla multinazionale ha 36 anni e da dieci è in coma vegetativo – si sostiene – proprio a causa dell’assunzione delle pillole anticoncezionali prodotte dalla Bayer.
Le altre donne, invece, risultano iscritte all’ associazione “Salute e Diritto” e, secondo lo studio legale Calvetti & Lawyers, sarebbero rimaste vittime di episodi tromboembolici proprio a seguito dell’assunzione delle pillole anticoncezionali Yasmin, Yaz e Yasminelle, contenenti il principio attivo Drospirenone.
La Bayer, la cui sede è a Leverkusen, Germania, ha già chiuso solo negli Stati Uniti 651 cause che accusavano le sue pillole Yasmin e Yaz di causare degli emboli, a volte fatali, che potevano portare ad infarti e ictus.
Dichiarava già nel 2012 – quando ad essere messa sul banco degli imputati era stata Meliane altra pillola anticoncezionale prodotta dalla stessa azienda e portata in causa da una ragazza francese, all’epoca 25enne, disabile al 65% da sette anni a causa di un ictus provocato dall’assunzione della pillola – di aver pagato 142 milioni di Dollari in patteggiamenti, per una media di circa 218.000 Dollari a causa.
110 mila dipendenti, 35 miliardi di euro di fatturato nel 2010, 150 anni di storia. Questa è la Bayer, detentrice del marchio Aspirina, produttrice di eroina, del gas Zyklon B che sterminò milioni di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale e colosso della chimica di oggi.
Un colosso difficile da scalfire e altrettanto difficile da inquadrare. Una cosa è certa, da anni ormai è chiaro che i rischi derivanti dall’assunzione della maggior parte delle pillole anticoncezionali, superano i benefici. La contraccezione è un tema sempre attuale e che dovrebbe essere periodicamente rivisitato alla luce delle nuove scoperte della scienza e del buon senso generale.
Il consiglio a tutte le donne e soprattutto alle giovani che si apprestano a scegliere la migliore forma contraccettiva, è quello di esaminare con cura le opzioni, senza farsi trascinare dal potere della suggestione culturale e dei media.