Struffoli napoletani, uno tira l’altro

Gli struffoli, quel dolce natalizio che non può mancare sulle tavole di ogni famiglia del Sud.

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Gli struffoli sono delle piccole pepite d’oro morbide all’interno e croccanti all’esterno fatte da farina, uova, burro, zucchero e un buonissimo liquore all’anice.

Ma sapete qual è la caratteristica di questo straordinario e delizioso dolce? Sai quando inizi a mangiarli ma non sai quando finirai! Uno tira l’altro, tra una battuta e l’altra, tra una tombola e una partita a carte, tra vedere e non vedere, una tira l’altra… e si va avanti così per ore…

Avvolti in una dolce copertura a base di miele con il loro gusto friabile che solitamente si sciolgono in bocca, gli struffoli non hanno bisogno di ricette elaborate ma solamente della ricetta giusta, di tanto spirito natalizio e una dose d’amore.

Gli struffoli napoletani sono un dolce tipico del periodo natalizio, ma che si può gustare in ogni occasione. Si tratta di piccole palline di pasta fritta, ricoperte di miele e decorate con zuccherini colorati, canditi e frutta secca. La loro origine è antichissima e si perde nella notte dei tempi. Alcuni ritengono che derivino dai dolci a base di miele che i greci portarono in Italia, altri che siano una creazione dei monaci napoletani nel Medioevo. Quel che è certo è che gli struffoli sono un simbolo della tradizione culinaria partenopea e della convivialità familiare.

Per preparare gli struffoli napoletani occorrono pochi ingredienti: farina, uova, burro, zucchero, lievito, scorza di limone e arancia, miele e olio per friggere. La ricetta è semplice ma richiede un po’ di pazienza e manualità. Dopo aver impastato gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio, si lascia riposare la pasta per mezz’ora. Poi si dividono piccole porzioni di pasta e si formano dei cilindretti sottili, che si tagliano a pezzetti di circa un centimetro. Si friggono gli struffoli in abbondante olio caldo, facendoli dorare bene da tutti i lati. Si scolano su carta assorbente e si lasciano raffreddare.

Nel frattempo si scalda il miele in un pentolino a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto. Si aggiungono gli struffoli al miele e si mescolano delicatamente per farli amalgamare bene. Si trasferiscono gli struffoli su un piatto da portata e si modellano a piacere, formando una ciambella, una piramide o una corona. Si decorano con zuccherini colorati, canditi e frutta secca a piacere. Si lasciano riposare per qualche ora prima di servire.

Gli struffoli napoletani sono un dolce delizioso e goloso, che conquista grandi e piccini. Ogni famiglia ha la sua versione personale, con qualche variante negli ingredienti o nella forma. Il segreto per ottenere degli struffoli perfetti è friggere la pasta a temperatura costante e non esagerare con il miele, per evitare che diventino troppo appiccicosi.

Gli struffoli si conservano per diversi giorni in un contenitore ermetico o coperti da una campana di vetro. Sono ideali da accompagnare con un caffè o un liquore dopo i pasti o da sgranocchiare in qualsiasi momento della giornata.

Sapevate che … gli struffoli, anche se di tradizione napoletana, NON sono nati a Napoli? Sono giunti in Campania grazie alla tradizione Greca.

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