Il dramma della dipendenza da alcol visto attraverso una nuova e rivoluzionaria prospettiva. Non più un’interruzione netta, causa di ansie e frustrazioni, ma un approccio alla guarigione più graduale. Stiamo parlando di Selincro, un farmaco che aiuterebbe a ridurre gradualmente i sintomi da astinenza alcolica.
Ma come funziona?
Si tratta di un principio attivo che agisce a livello cerebrale interferendo sull’attività di alcuni recettori per gli oppiacei, riducendo così la produzione di dopamina. Grazie alla minor quantità di questo neurotrasmettitore endogeno, il farmaco fa diminuire il desiderio d’alcol.
IL medicinale, a base di Nalmefene, va assunto ogni giorno in cui si percepisce la necessità di bere. In sei mesi, è emerso gli studi pubblicati dal National Health Service Nhs, Selincro , avrebbe un’efficacia nel ridurre la necessità di assumere alcol per il 61% dei pazienti.
La compressa può essere assunta sia da chi soffre di vero e proprio alcolismo, ma anche da chi si trova in condizione di rischio patologico pur bevendo solo un paio di bicchieri di vino al giorno.
Al momento però, nonostante il notevole miglioramento, Selincro risulterebbe insufficiente sugli alcolisti gravi, che, in ogni caso, devono essere trattati attraverso altre cure e terapie. L’innovativo farmaco è già disponibile in Italia dal marzo 2013 ma Selincro è ancora poco conosciuto e dunque poco diffuso.
Anche se Selincro riduce il desiderio di consumare alcol, trattare l’alcolismo attraverso un semplice medicinale, una pillola, è un rimedio troppo debole perché non sufficiente davanti a tutti quei fattori legati alla personalità del paziente e alle motivazioni psicologiche e psichiatriche che portano all’alcolismo. Questo farmaco è in grado di eliminare i sintomi del disturbo grazie all’effettiva riduzione dell’assunzione di alcol, ma non è in grado di agire però alla base del problema: i disagi, gli stili di vita che portano a voler affogare il proprio disadattamento psicologico nell’alcol.