“La luce è per il fotografo l’elemento primo ed indispensabile per produrre un immagine. E’ la luce che ci permette di vedere gli oggetti, di dargli una forma e soprattutto il colore. E’ la luce che crea le atmosfere, caratterizza i luoghi, da sensazioni.” (Maurizio Chelucci)
La luce è l’elemento necessario affinché l’immagine possa effettivamente rappresentare gli intenti del fotografo. Passiamo adesso ad analizzarla secondo il tipo e la posizione.
Si distingue sostanzialmente tra due tipi:
la luce naturale che è quella del sole, si può disporre di essa a costo zero ma è difficile da gestire varia continuamente di inclinazione, intensità e colore. A seconda dell’ora, del mese o della zona geografica restituisce diversi effetti cromatici. Poi c’è la luce artificiale che è il tipo di illuminazione che viene dalle lampade o da altre fonti create dall’uomo. Inoltre la luce in base alla sua intensità può anche essere:
*spot: illuminazione intensa e concentrata, che permette di illuminare zone ristrette del soggetto, creando così forti contrasti.
*diffusa: aiuta ad avere forme e volumi messi meglio in evidenza con ombre più morbide e colori meno forti e accentuati. In altre parole diminuisce il contrasto generale dell’immagine, eliminando parte dei difetti delle superfici illuminate.
La posizione della luce rispetto al soggetto e alla fotocamera è fondamentalmente di tre tipi: frontale, radente e posteriore.
La luce frontale è quella che proviene dalle spalle del fotografo ed è quindi posta di fronte al soggetto che vogliamo riprendere. E’ un tipo di illuminazione che crea un appiattimento generale dell’immagine, perché elimina il gioco delle luci e delle ombre, occorre inoltre stare molto attenti agli effetti che possono crearsi con materiali lucidi o riflettenti.
La luce radente (o laterale) è un tipo di illuminazione “modellante”: produce ombra e mette in evidenza la “trama” del soggetto, fa risaltare le sporgenze che ne delineano meglio le forme, permettendo così di avere più informazioni.
La luce posteriore (o controluce) è la luce che illumina il soggetto da dietro e frontalmente rispetto alla macchina fotografica. Probabilmente è il tipo di illuminazione più difficile da usare, ma anche quella più creativa e particolare.
L’illuminazione può far variare il senso della foto, poiché dalla luce dipende come percepiamo la forma è il volume degli oggetti. Modificando l’illuminazione possiamo dare un tono più o meno drammatico a una foto, esaltare o nascondere determinati dettagli.
La luce a seconda della fonte, ha una temperatura più calda o più fredda. Ciò viene misurato in gradi Kelvin, di seguito uno schema:
Alcune indicazioni sul colore in base alla fonte di luce:
-Illuminazione domestica (tungsteno): 2500°K ossia una luce calda.
-Luce solare / flash: 5500°K quindi una luce bianca neutra.
-Cielo nuvoloso: 7000°K cioè una luce leggermente fredda.
-Lampada fluorescente: 8000°K ossia una luce fredda.
Con questi accorgimenti spero di avervi chiarito un pò le idee sulla questione “luce”.
Buona Luce da noi di in3click.tv.