In circa 40 anni i videogiochi sono passati dall’essere una cosa per pochi fortunati all’essere una cosa per tutti, diffusissima a livello mondiale. Tutti sanno cos’è un videogioco e tutti ci hanno avuto a che fare, chi con la sua Playstation o chi, molto più semplicemente, con il suo smartphone Android.
Il videogioco, grazie alla sua larga diffusione, ha iniziato ad essere utilizzato anche in ambiti diversi da quelli tipicamente ludici. E’ il caso dei ‘serious game’, giochi creati non per intrattenere, bensì per altri scopi come ad esempio l’insegnamento (es. Scratch).
In quest’articolo si parla precisamente di una branca del serious game, ovvero la gamification, tradotto in italiano con “ludicizzazione”… Meglio dire gamification.
In cosa consiste la gamification?
La gamification non è altro che l’utilizzo di meccaniche di gioco in contesti diversi da quelli ludici. L’utilizzo di queste meccaniche porta certe azioni normalmente noiose ad essere svolte con più voglia per raggiungere ad esempio un obiettivo giornaliero.
La gamification ha al centro del suo funzionamento un sistema di achievement che nelle più diffuse applicazioni trae ispirazione dai giochi di ruolo, quindi prevede un sistema di crescita del personaggio.
Nella gamification, infatti, il personaggio (ovvero il giocatore) cresce grazie al raggiungimento di determinati obiettivi prefissati.
La gamification sullo smartphone con Habit RPG
Se volete sperimentare la gamification su di voi (io lo faccio felicemente da qualche tempo) vi lascio un’ottima applicazione dalla quale partire, ovvero Habit RPG, scaricabile qui dal Play Store.
Habit RPG, come dice il nome stesso, applica la gamification sottoforma di RPG, quindi permette di porsi dei compiti da svolgere ed essere ricompensati nel caso in cui questi vengano svolti o essere, in caso contrario, puniti con la perdita di punti vita.
Nonostante il funzionamento semplice e intuitivo, Habit RPG, si rivela essere un’applicazione veramente completa.
Le azioni vengono divise in abitudini, azioni quotidiane e “cose da fare”.
Per abitudini si intendono le azioni che vengono svolte più volte in una giornata, come ad esempio bere un bicchiere d’acqua. Di conseguenza la ricompensa sarà abbastanza bassa.
Per azioni quotidiane si intendono le azioni svolte una sola volta in un giorno (es. allenarsi in palestra), mentre per “da fare” si intendono azioni che si eseguono una volta sola (es. portare a termine un determinato progetto).
Tra le ricompense figurano non solo i punti esperienza, ma anche monete e talvolta oggetti curativi. Com’è facile intuire, le monete servono ad acquistare proprio oggetti curativi, armi, vestiti per il proprio avatar e altre cose che si vedono anche nei classici RPG.
La gamification può dimostrarsi un valido alleato se avete degli obiettivi ben fissati nella testa ma avete difficoltà a raggiungerli per cause più o meno varie e può essere un buon incentivo per portare a termine anche i semplici compiti quotidiani.
Sempre se avete voglia di giocare, ovviamente.