La svolta storica della moviola in campo. Il calcio è davvero giunto verso una svolta storica, come l’ha definita lo stesso presidente della Fifa, Gianni Infantino.
La Fifa ha dato il via libera alla moviola in campo, è questa la notizia bomba. Il board ha votato a favore dell’inizio della sperimentazione che durerà due anni, nel corso dei quali sarà possibile per gli arbitri avere l’ausilio delle immagini rallentate per decidere su episodi controversi.
Secondo un comunicato diffuso dalla stessa Fifa, sulla moviola in campo, “l’obiettivo non è raggiungere il 100% di correttezza nelle decisioni, ma di evitare chiare inesattezze sul terreno di gioco, quegli errori in buona sostanza che possono cambiare le sorti di una partita, e cioè gol, rigori, cartellini rossi diretti e scambi di persona”. L’esperimento prevederà la presenza di un “video assistant referee” (VAR), ovvero un arbitro addetto a controllare la partita su un monitor, durante lo svolgimento del match, in grado di comunicare in maniera attiva con il direttore di gara. Il Var potrà decidere sulla concessione dei calci di rigore, sul gol o non gol, sulle espulsioni e su eventuali scambi di persone nell’attribuzione delle ammonizioni. Insomma non si tratterà di una moviola che consentirà di giudicare solo su casi oggettivi, ma che potrà anche intervenire su casi opinabili come la concessione di un penalty.
Ecco come funzionerà il Var nella moviola
Ecco come si articolerà l’intervento della moviola in campo e come il direttore di gara potrà fare ricorso all’ausilio delle immagini:
1. L’arbitro chiederà al VAR di revisionare una decisione, oppure può essere lo stesso VAR a comunicare all’arbitro che una ‘chiamata’ deve essere rivista.
2. Il VAR visionerà l’episodio, con tanto di slow motion e replay, poi comunicherà all’arbitro via auricolare quanto visto.
3. L’arbitro può decidere di visionare in persona il replay in un monitor a bordo campo oppure può accettare direttamente la decisione del VAR e comunicarla ai giocatori.