L’esposimetro è uno strumento utilizzato in fotografia per quantificare la luce presente in una scena; può essere interno alla macchina fotografica ma anche esterno.
L’esposimetro fornisce un valore di esposizione corretto suggerendoci la coppia tempo/diaframma da usare in base agli ISO impostati.
Negli esposimetri incorporati nelle fotocamere (chiamati esposimetri a luce riflessa), la misurazione avviene puntando la macchina fotografica verso il soggetto, l’esposimetro misura la luce che questo riflette verso la fotocamera.
Gli esposimetri a luce incidente sono gli esposimetri esterni, usati solitamente nelle fotografie in studio, si posiziona accanto al soggetto puntando la semisfera bianca verso la fotocamera.
Nell’esposimetro della fotocamera, la lettura della luce può avvenire in 5 modi diversi, che vanno scelti a seconda delle condizioni di luce e dell’atmosfera che vogliamo creare:
-valutativa o matrix
-media a prevalenza centrale
-semispot o parziale
-spot
La modalità valutativa o matrix (matrice) è la modalità standard impostata sulle reflex. Attualmente è il sistema più affidabile ed avanzato. L’esposizione viene valutata tenendo in considerazione gran parte della scena inquadrata e poi, secondo un algoritmo, la luce viene misurata e mediata secondo delle scene standard memorizzate nella fotocamera.
L’esposizione media a prevalenza centrale sfrutta tutto il campo inquadrato ma si da più importanza alla parte centrale. Una volta era la modalità di esposizione più diffusa, oggi sta andando piano piano in disuso in quanto con la “valutativa” e la “parziale” si ottengono quasi sempre risultati migliori. Può produrre errori grossolani a causa di fonti di luce e zone d’ombra all’interno della scena.
La modalità semispot o parziale delimita un’area al centro dell’inquadratura (grande circa il 10% dell’immagine totale) alla quale dare “più importanza” nella misurazione della luce. Questo tipo di esposizione risulta utile quando si hanno soggetti in primo piano con sfondi chiari e luminosi o anche quando si fotografa in leggero controluce.
La misurazione spot calcola l’esposizione in una piccola area circostante il punto di messa a fuoco (per questo spot, punto in inglese). L’estensione di quest’area è pari a circa il 3% dell’intera scena inquadrata. L’esposimetro fornisce la coppia tempo/diaframma adatta solo con quella piccolissima porzione inquadrata ignorando il resto della scena. Utile ma difficile da utilizzare.
Spero di avervi schiarito un pò le idee… Buona luce da in3click.tv