Con l’arrivo del Carnevale, in casa nostra c’era sempre un ottimo profumo di dolci: castagnole, graffe, zippole ma soprattutto le chiacchiere. Una ricetta talmente veloce, facile e a portata di tutti che mi è rimasta non solo dentro la mente ma soprattutto dentro al cuore.
– Presentazione
Dalla mia cameretta sentivo un profumo di zucchero a velo appena spoverizzato e subito dopo si poteva ascoltare un dolcissimo ”CRONZ CRONZ”, quest’ultimo era mamma che assaggiava prima di tutti per vedere se aveva fatto un buon lavoro.
Mi sono sempre chiesta perchè si chiamassero proprio ”chiacchiere” ma poi, dopo aver assaggiato la prima e subito dopo la seconda e poi la terza, quarta etc … finalmente tutto era più chiaro! Una chiacchiera tira l’altra.
Ho dei ricordi meravigliosi da bambina ed è per questo che vi voglio rendere partecipe della ricetta delle chiacchiere più semplici, friabili e golose del mondo.
– Cenni storici
Le chiacchiere sono un dolce tradizionale del Carnevale che viene consumato in molte regioni italiane. La loro origine non è del tutto chiara, ma si pensa che risalga al periodo dell’Impero Romano.
Infatti, si ritiene che il dolce abbia avuto origine dalle frictilia, delle frittelle dolci che venivano preparate durante i Saturnali, una festa romana dedicata al dio Saturno. Le frictilia erano fatte con farina, uova e miele e venivano fritte in olio bollente. 👉🏻 Leggi anche: Zeppole di San Giuseppe fritte, un gusto speciale
Nel corso dei secoli, questa ricetta si è evoluta. In particolare, la sua versione moderna è caratterizzata dalla presenza di vino bianco, che conferisce al dolce il suo sapore caratteristico.
Le chiacchiere sono diventate una tradizione del Carnevale in Italia a partire dal Medioevo, quando si diffuse l’usanza di consumare cibi ricchi e abbondanti prima del periodo di digiuno della Quaresima. La loro forma sottile e croccante, simile ad una foglia, ricorda i costumi e le maschere indossate durante il Carnevale.
Oggi le chiacchiere sono una specialità diffusa in tutta Italia, con diverse varianti regionali e nomi diversi: ad esempio, in Lombardia sono chiamate “chiacchiere”, in Emilia Romagna “crostoli”, in Toscana “cenci”, in Piemonte “bugie”, in Liguria “frappe”, mentre in altre regioni possono essere conosciute con nomi diversi.
– Curiosità
Esiste un detto popolare che lega le chiacchiere al carattere delle persone: “chi ha fatto le chiacchiere, non può far le frittelle”, ovvero chi parla troppo non è in grado di fare le cose concrete.
Queste ultime sono state usate anche come moneta di scambio. Durante il Rinascimento, ad esempio, i mercanti veneziani pagavano i loro fornitori con chiacchiere invece di denaro, perché il dolce era considerato una prelibatezza rara e costosa. La loro forma sottile e croccante come una foglia, ha ispirato molti nomi alternativi: in Liguria vengono chiamate “frappe” perché ricordano la forma delle foglie che si muovono al vento.
– La Ricetta
Questo dolce è molto semplice da preparare ma come tutte le ricette ha tantissime sfumature diverse: c’è chi le stende a mano, e chi con la macchina per la pasta, chi aggiunge latte e chi burro, chi più e chi meno zucchero, insomma, questo dolce lascia spazio e fantasia, l’importante alla fine è il risultato .
Inizialmente appaiono come semplici sfoglie che somigliano a quelle della lasagna fatta in casa ma la magia inizia quando le immergiamo nell’olio bollente: si ergono friabili e le sfoglie diventano leggere, croccanti e piene di bolle. Una goduria per il palato.
Ricordo da bambina che il mio compito era quello di spolverizzare le chiacchiere appena fritte con lo zucchero a velo, era un compito arduo, di estrema importanza che mi faceva sentire una piccola cuoca come mamma.
Lei mi ha insegnato a cucinare le chiacchiere più facili e buone del mondo ed io non posso che continuare a diffondere la sua ricetta. Bando alle ciance, mani in pasta!
Chiacchiere di Carnevale - come mamma mi ha insegnato
Strumenti necessari
- 1 Tegame per friggere
- 1 Mattarello per stendere
- 1 Macchina per stendere la pasta
Ingredienti
- 5 Uova
- 70 gr Vodka/Grappa
- 600 gr Farina 00
- q.b. Sale
- 1 scorza Arancia grattugiata
- 1 lt Olio per friggere
- q.b. Zucchero a velo
Istruzioni
- In una bowl rompiamo le uova e le mescoliamo con la vodka/grappa.
- A mano a mano che mescoliamo, iniziamo ad aggiungere il sale e la farina a poco a poco fino ad incorporare tutto l'impasto.
- Aggiungiamo la scorza dell'arancia e continuaiamo ad impastare fino a quando la farina non avrà assorbito tutto il composto liquido.
- Quando l'impasto non si attaccherà più alle mani, formiamo una pallina, la copriamo con la pellicola alimentare e la lasciamo riposare una mezz'ora.
- Trascorso il tempo di riposo, mettiamo a scaldare l'olio e iniziamo a tagliare una piccola quantità dell'impasto, lo stendiamo e iniziamo a friggere.
- Friggiamo entrambi i lati e scoliamo le nostre bellissime chiacchiere su carta assorbente, spolverizziamo e voilà! Buone chiacchiere a tutti!