Oggi Michele ci propone una ricetta afrodisiaca davvero particolare, ottima per fare una cena a due di sicuro effetto, con un tocco di originalità: Capesante su letto di caponata
Capesante su letto di caponata .. ma partiamo dal principio. La capasanta è in realtà simbolo stesso di Afrodite, o Venere per i Romani, dea delle bellezza e dell’amore. La Dea infatti nacque emergendo dalla spuma del mare a bordo di una madreperlata conchiglia a ventaglio, nelle acque dell’isola di Cipro, di conseguenza il mollusco diventa emblema stesso del principio femminile e di fertilità.
Ma non è l’unica simbologia, esse donano anche fortuna. Saint Jacques che è il nome francese della capasanta (Coquille Saint Jacques), deriva da un’antica usanza medievale dei pellegrini cristiani sul cammino di Santiago di Compostela, di cui le capesante sono simbolo. Dopo aver attraversato Francia e Spagna ed essere arrivati alla meta: Santiago (Saint Jacques in francese) raccoglievano le conchiglie e se le appendevano addosso come portafortuna.
Quindi cosa c’è di meglio per una cena afrodisiaca di un alimento che sia insieme portatore di fortuna e simbolo stesso della Dea dell’amore?
Non è che ho proprio fame…
Mangerei il leone e la gazzella insieme, e pure un facocero che passava di qui per caso!
Troverete tante altre informazioni e curiosità su cibo, ristorazione, tradizioni e altro ancora nella nostra rubrica “Ne conquista più la Gola della Spada” a cura Michele Cogni
capesante su letto di caponata
Ingredienti
- 4-6 Capesante
- ½ melanzana
- ½ scalogno
- 2-3 Pomodori rossi (Mature)
- 8 Foglie di Basilico
- 1 Cucchiaio Pinoli
- 1 Cucchiaio mandorle
- 1 Cucchiaio Uvetta sultanina
- q.b Capperi sotto sale
- 2 Cucchiai Aceto di vino bianco
- 1 Cucchiaio zucchero semolato
- ½ limone
- q.b Olio extra vergine di oliva
- q.b Burro, origano
- q.b Sale, pepe bianco
Istruzioni
- PER LA CAPONATA: Tagliate la mezza melanzana a cubetti regolari (circa 1/1,5 cm di lato) e immergeteli in acqua e sale per 15 minuti. Lavate e tagliate i pomodori in quarti e metteteli in una casseruola con un po' di olio evo, un pizzico di origano, qualche cappero dissalato e lo scalogno affettato sottilmente.
- Quando i pomodori saranno disfatti mettete tutto in un boccale, insieme alle foglie di basilico e frullate con un mixer a immersione ricavando una salsa abbastanza densa che rimetterete nella casseruola per cuocerla a fiamma bassa per una decina di minuti. Nel frattempo risciacquate i cubetti di melanzana e friggeteli in un tegame con abbondante olio bollente, quindi asciugateli su carta assorbente.
- Nella casseruola della salsa di pomodoro aggiungete un cucchiaio di pinoli precedentemente tostati in un padellino antiaderente, le mandorle tagliate a fettine, l'uvetta ammollata in acqua tiepida, i due cucchiai di aceto di vino bianco, il cucchiaio di zucchero e cuocete ancora 5 minuti, quindi spegnete il fuoco e unite la melanzana fritta mescolando molto dolcemente in modo che si amalgami bene. La caponata è perfetta anche se preparata in anticipo, meglio ancora il giorno prima.
- PER LE CAPESANTE: In una padella antiaderente scaldate una noce di burro e dell'olio evo, quando sarà ben caldo adagiate delicatamente le capesante, precedentemente condite su un lato con un pizzico di sale e pepe bianco, e cuocetele per 1 minuto e ½ mantenendo la fiamma medio-alta, assolutamente senza muoverle o girarle prima del tempo indicato, altrimenti non si rosoleranno in modo corretto.
- Dopo circa 90 secondi, capovolgetele delicatamente usando le pinze da cucina e lasciatele cuocere per lo stesso tempo anche sul secondo lato, senza muoverle e spremendo su ognuna qualche goccia di limone.
- Le capesante vanno servite calde, appena cotte, quindi mettetele in padella solo dopo aver già preparato i piatti con un fondo di caponata a temperatura ambiente, su cui adagerete le capesante appena pronte.
Note
Tante altre ricette afrodisiache possono essere scoperte sui libri di Michele Cogni: Sessanta sfumature di gola e Aggiungi un pesto a tavola