Il triste fenomeno dei bambini dimenticati in auto purtroppo è molto frequente per questo la tecnologia ha pensato bene di attuare dei dispositivi affinché non si verifichino più episodi di questo genere.
Le ragioni alla base di queste “dimenticanze” sono molteplici: mancanza di sonno, stress, fretta o stanchezza.
Nella maggior parte dei casi si tratta di bambini con meno di due anni, dimenticati in auto da persone “normali”, genitori solitamente attenti e premurosi, vittime di una crudele distrazione.
Bimbi sul sedile posteriore: sicurezza maggiore, campo visivo minore.
L’aumento dei casi dei bambini dimenticati in auto si è verificata in seguito alla legge che introduceva l’obbligo dell’airbag anche nel sedile del passeggero, costringendo i genitori a tenere i bimbi sul sedile posteriore a causa del pericolo in caso di sinistro. Nonostante la legge abbia contribuito a diminuire il caso di decessi di minori in caso di incidente, ha anche ridotto il campo visivo del guidatore, che non ha più il bambino al suo fianco, ma dietro di sé, e quindi non in vista. Spesso accade che i bimbi si addormentino in macchina e sono quindi ”silenziosi” non manifestando la loro presenza. Così la fretta e lo stress portano a dimenticare involontariamente di avere una persona in macchina.
Rimedi e suggerimenti
Il Ministero della Salute ha stilato una guida per tutti i genitori “distratti” consigliando di lasciare i propri effetti personali come la borsa o il cellulare sul sedile posteriore accanto al seggiolone del bambino e gli effetti personali di quest’ultimo: biberon, pannolini sul sedile anteriore affinché non venga mai dimenticato nulla e nessuno in auto.
Un altro consiglio utile è segnare sullo smartphone un promemoria per il giorno in cui si accompagna il bambino all’asilo, che segnali l’ora in cui il piccolo deve essere lascito a destinazione. Un aspetto molto importante è quello di comunicare al partner o a un amico eventuali cambi di programma che comportino l’accompagnare o il riprendere il bimbo, e chiedere ad asili o baby-sitter di avvertire nel caso in cui il piccolo non sia stato lasciato nell’orario concordato. (Leggi anche: App sensoriali: assaporare cibi in tutto il mondo con un semplice clic)
Infant Reminder & Waze
Giuseppe Ferrito è stata la persona che ha ideato la prima applicazione al mondo nata per aiutare i genitori ad allontanare il suddetto pericolo. Si chiama “Infant Reminder” ed è totalmente gratuita, permette anche di inviare SMS e email di promemoria oltreché allarmi sonori e visivi durante il tragitto pianificato col GPS e all’arrivo a destinazione. “Kars4Kids Safety” invece collega lo smartphone al sistema infotelematico dell’auto, lancia un avviso sonoro quando la connessione si interrompe per ricordare a chi sta scendendo dall’auto di non dimenticare nulla in macchina. Recentemente l’app Waze, il GPS di Google, è stata aggiornata inserendo una nuova funziona chiamata “Promemoria bimbo in auto”. Si tratta di un allarme pensato per chiunque, infatti ricorda al guidatore di controllare la macchina una volta giunti a destinazione. Il suo obiettivo è quello di sostituirsi idealmente alla voce di chi sta dormendo o giocando nel seggiolino posteriore. Per usufruirne è sufficiente abilitare la ricezione dei promemoria nel menù delle impostazioni.
RemoVe Before Landing & Remmy
RemoVe Before Landing è un nastro rosso spesso 3 mm, largo 2,5 cm e lungo 2 metri disponibile in 2 kit con prezzi da 25 euro; il primo prevede un portachiavi e nastro di sicurezza che collega la cintura di sicurezza, la leva del cambio o la chiave di accensione dell’auto direttamente alla base del seggiolino. Mentre il secondo connette il seggiolino alla portiera dell’auto, lato guidatore. Remmy invece è un sistema composto da un sensore di peso collegato al seggiolino e da un avvisatore elettroacustico collegabile all’accendisigari: non appena spegne il motore, il guidatore viene avvisato della presenza del bimbo in auto, il suo costo è di circa 60 euro.
Gene Weingarten, nel 2010 ha scritto un lungo articolo sul Washington Post riguardo il decesso di bambini per distrazione o dimenticanza. I casi di minori deceduti dopo essere stati lasciati in auto sono aumentati, oltre 600 vittime dal 1998 a oggi, il 90% sotto i 3 anni d’età. La temperatura, in questa fascia d’età, sale da 3 a 5 volte più velocemente rispetto a quella di un adulto proprio per le ridotte condizioni corporee e la minore percentuale di acqua presente nell’organismo, fattori che possono portare a disidratazione e ipertermia nel giro di 20 minuti: si stima che in un’auto parcheggiata sotto il sole, la temperatura sale tra i 10 e i 15 gradi ogni quarto d’ora, arrivando a raggiungere i 50 gradi contro i 25 esterni. E’ stato consigliato, a chiunque veda un bimbo in auto da solo in un parcheggio, di avvisare immediatamente le Forze dell’Ordine per evitare qualsiasi disgrazia.