Arancini di Riso – Un classico, non solo della cucina del sud Italia, che ha trovato un posto d’onore nell’olimpo dello street-food di tutto il mondo.
– Presentazione
Gli arancini di riso sono in assoluto i timballi più conosciuti di tutto il Sud Italia. Dalle origini antiche, di cui ne troviamo traccia già in testi divulgativi risalenti al 1857, la ricetta è stata rivisitata e riproposta in tantissime varianti che danno carattere e colore ai piatti dei fortunati che li assaggeranno.
– Cenni storici
La prima documentazione scritta che parli esplicitamente dell’arancini in qualità di pietanza è il Dizionario siciliano-italiano di Giuseppe Biundi del 1857, dove troviamo scritto: “una vivanda dolce di riso fatta alla forma della melarancia”. Questo può far credere che l’arancino nascesse come dolce, magari durante le festività in onore di santa Lucia, e solo in seguito venne realizzato in versione salata. In effetti sembra che i primi acquisti di uno degli elementi tipici dell’arancino salato, il pomodoro, siano datati al 1852, cinque anni prima l’edizione del Biundi: la diffusione del pomodoro e il suo uso nella gastronomia siciliana si ipotizza sia successiva a tale data e nel 1857 non era ancora divenuto ingrediente dell’arancino. La mancanza di documenti che ne parlino prima del Biundi potrebbe indicare una relativa giovinezza del prodotto, comunque nella sua versione salata.
Oggi gli arancini di riso vantano almeno un centinaio di varianti conosciute, anche se le due più famose restano quelle al ragù e quella al prosciutto cotto e mozzarella.
Sono sempre presenti in tutte le rosticcerie tradizionali, in particolar modo possiamo trovarli in Campania e in Sicilia, dove sono praticamente immancabili.
Protagonisti soprattutto fra gli spuntini veloci, sono spesso consumati per strada o come aperitivo. Le dimensioni variano tanto, dal singolo boccone alla dimensione più tradizionale di un arancia.
– Curiosità
Ma si chiamano arancini o arancine?
Il dibattito sul nome degli arancini di riso è molto ampio anche per via di un “campanilismo linguistico” interno alla Sicilia, regione dove gli arancini di riso sono un’istituzione. Possiamo dire che “arancino” è il nome più diffuso a Catania e nella parte orientale dell’isola, mentre “arancina” è il nome che troviamo a Palermo e nella parte orientale.
Gli arancini di riso hanno 2 presentazioni base: tonda o conica. Anche qui le differenze sono in base a diverse tradizioni e abitudini, ma di solito la forma serve principalmente per distinguere il ripieno.
La loro preparazione non è complicata e basta davvero poco per poter realizzare degli arancini di riso fantastici da presentare in tavola come pasto veloce o per un aperitivo intimo realizzandoli piccoli e sfiziosi.
– La Ricetta
Gli arancini di riso hanno una tradizione antica, da cui deriva una ricetta semplice, realizzabile con ingredienti “poveri” e di facilissima reperibilità. Riso, burro, olio, pan grattato e farina sono la base per la loro realizzazione, a cui sarà necessario aggiungere il ripieno fatto come nel nostro caso di carne, cacio cavallo (o provola) e piselli.
Si possono realizzare comunque in altre varianti utilizzando mozzarella e prosciutto cotto, funghi, melanzane e altri ortaggi di stagione per una versione vegetariana.
La panatura dal colore dorato fatta con farina, acqua pangrattato e a volte uova, renderà gli arancini di riso croccanti fuori e teneri e filanti all’interno.
Forma e dimensione non saranno un problema e anzi, saranno una nota distintiva per il momento della loro consumazione oltre che per distinguere per il ripieno da associare.
L’unico limite al di la della ricetta tradizionale sarà la fantasia di chi realizza questo squisito e goloso timballo, orgoglio della cucina Siciliana e Campana.
Siete pronti? Bene, allora vediamo come realizzare la versione tradizionale degli arancini di riso. Preparate il palato per questo capolavoro di semplicità gastronomica!
Arancini di riso tradizionali
Strumenti necessari
- 2 Pentole 1 per il riso, una per la frittura
- 1 Padella (antiaderente) per il ripieno
- 1 Pirofila bassa per raffreddare il riso
- 1 Schiumarola
- 1 Paletta in silicone o un cucchiaio in legno
- 1 Mestolo
Ingredienti
Per il riso
- 750 gr riso roma
- 100 gr burro
- 1,8 lt brodo vegetale
- 2 bustine zafferano
- q.b. sale
Per il ripieno
- 250 gr carne macinata mista
- 100 gr piselli
- q.b. olio E.V.O.
- 50 gr carota tritata
- 50 gr sedano tritata
- 50 gr cipolla tritata
- 50 gr passata di pomodoro
- 1 Foglia alloro
- ½ Bicchiere vino bianco
- 100 gr Caciocavallo
Per la panatura
- 200 gr Farina
- Pane grattugiato
- 1 Uovo
- 200 cc Acqua
Per la frittura
- q.b. olio semi di arachidi
Istruzioni
PROCEDIMENTO PER IL RISO
Iniziamo con la preparazione del riso: è fondamentale cuocerlo prima degli altri ingredienti perché dopo la cottura dovrà raffreddare.
- In una casseruola facciamo sciogliere il burro, successivamente aggiungiamo il riso e lasciamolo tostare leggermente. A tostatura ultimata, aggiungiamo qualche mestolo di brodo e lasciamo cuocere a fiamma dolce. Quando il riso avrà assorbito quasi tutto il brodo, aggiungiamone altro, un mestolo per volta, fino al raggiungimento della cottura. Se necessario correggiamo di sale.
- In un bicchiere con poca acqua facciamo sciogliere lo zafferano e versiamo sul riso al termine della cottura. Mescoliamo bene in modo da rendere il colore uniforme.
- Riponiamo il riso in una pirofila abbastanza grande per farlo raffreddare. Copriamo la pirofila con della pellicola alimentare in modo che non si secchi durante il raffreddamento.
PROCEDIMENTO PER IL RIPIENO
- In una padella prepariamo il soffritto con l'olio extra vergine d'oliva, il trito della carota, cipolla e sedano e lasciamo soffriggere.
- Quando il soffritto inizierà ad appassire aggiungiamo una foglia d'alloro e la carne macinata, mescolando in modo che non si attacchi alla padella e sfumando successivamente con il vino bianco. Facciamo restringere un poco.
- Aggiungiamo i piselli, successivamente la passata di pomodoro e mescoliamo. Correggiamo di sale e pepe. Lasciamo cuocere a fuoco medio fino a quando il sugo non si sarà rappreso.
- Mentre il ragù cuoce, prepariamo il caciocavallo tagliandolo a cubetti: servirà per ultimare il ripieno dei nostri arancini di riso.
PER LA REALIZZAZIONE DEGLI ARANCINI DI RISO
Dopo che il riso si sarà raffreddato, possiamo iniziare ad assemblare i nostri arancini di riso tradizionali. Procediamo in questo modo:
- Preleviamo una manciata di riso e la riponiamo sul palmo della mano. Ora schiacciamo il riso al centro e aggiungiamo un cucchiaio di ripieno e qualche cubetto di caciocavallo.
- Richiudiamo con un altro cucchiaio di riso ed iniziamo a modellarlo fino a dargli una forma tondeggiante. Cerchiamo di sigillare bene il ripieno all'interno, in modo che non fuoriesca.
PER LA PANATURA
- Prendiamo una ciotola e aggiungiamo la farina, l'acqua e l'uovo, sbattiamo bene con le fruste fino a quando la pastella non risulterà liscia e densa.
- Tuffiamo gli arancini nella pastella e subito dopo facciamoli rotolare nel pangrattato. L'arancino deve essere ricoperto uniformemente.Riponiamo in un piatto e procediamo così con il resto del riso.
PER LA FRITTURA
- In un'ampia casseruola aggiungiamo l'olio di arachidi che lasciamo scaldare fino a raggiungere la temperatura di 170°/180°. Un trucco per capire quando l'olio è pronto è quello di immergerci la punta di un mestolo di legno: se "sfrigola" (come se friggesse) significa che l'olio è pronto.
- Aiutandoci con una schiumarola immergiamo gli arancini di riso nell'olio fino a farli dorare. Appena saranno pronti, sempre con la schiumarola, li scoliamo e riponiamo in un piatto ricoperto da carta assorbente in modo da farli asciugare.
- Lasciamoli raffreddare leggermente prima di servire, in modo da gustarli tiepidi e croccanti.I vostri arancini di riso sono pronti, non resta che gustarli in compagnia e perdervi nel loro sapore esplosivo e unico che vi regaleranno.Buon Appetito!
Note
 
Ottima ricetta, facile e veloce. Buonissimi!
Buonissimi!
buonissimi!!!
Un timballo buono e sfizioso. Da provare!
Top, buoni e veloci da preparare!